-2147467259|Operation must use an updateable query.

accedi all'introduzione per vedere le foto per leggere i discorsi per entrare nel forum per ordinare i video

Surat Shabd Yoga
Nome utente:
Password:
Salva password
Hai perso la Password? | Opzioni di amministrazione
 
 Elenco dei forum
 per essere al corrente
 Storie 13/14
 Nuova discussione  Rispondi
 Versione stampabile
 
Autore Discussione indietro Discussioni Discussione successiva Chiudi discussione Modifica discussione Elimina discussione Nuova discussione Rispondi alla discussione
Amministratore


307 messaggi
Inserito il - 10 Ottobre 2020 :  16:45:37  Visualizza profilo  Modifica messaggio  Rispondi citando  Visualizza l'indirizzo IP dell'utente
Storia di Rawalpindi (città in Pakistan)
Storia 13

dal libro “Memories of Sawan” di Bibi Lajo

Bibi Lajo servì, cucinò, accompagnò nei viaggi e si prese cura per quarant’anni di Baba Sawan Singh. Dopo la dipartita del grande Maestro, decise di suicidarsi, ma la voce del Guru le impedì di farlo. Allora scelse di scrivere tutte le esperienze e le storie che aveva vissuto con Lui. Ne fu testimone oculare e sono tratte dalla sua esperienza personale. Il grande Maestro la chiamava “Kako” (che significa “figlia”) mentre lei si rivolgeva a Lui con queste parole: “Sache Patshah” (“Vero Imperatore”). In seguito sedette ai piedi di Sant Kirpal Singh Ji.


Hazur (dal cuore gentile) lasciò Atabad alla volta di Rawalpindi. Un sevadar di nome Raja Ram Sharif, che era un buon devoto, costruì una sala per il Satsang spendendo centomila rupie dei propri soldi. Hazur arrivò e l’intero sangat era già ad aspettarlo con trepidazione. Alla sua comparsa tutti furono felicissimi di avere il darshan. Un amato di Hazur, di nome Raja Ram, stava sistemando le scarpe del sangat e aveva paura di presentarsi davanti ad Hazur. Pensava di non esserne degno. Hazur, il misericordioso, lo chiamò, lo incoraggiò e lo benedisse alzando la mano sulla sua testa: “Ora rimaniamo solo per una notte e domattina dobbiamo partire per Peshawar (un’altra città in Pakistan). Quando torneremo, ci fermeremo qui per quattro giorni”.
La mattina presto il devoto Nanak Singh portò l’auto di Hazur. Lui partì alle 6:00 dopo aver dato il darshan al sangat. Il sangat era felice per il ritorno di Hazur e il programma di quattro giorni. Il devoto Nanak Singh era con Hazur. Veniva dalla città di Peshawar. Lungo la strada giungemmo al punto in cui confluiscono i tre fiumi. L’auto di Hazur partì cinque minuti prima di noi. Riuscimmo a vedere la macchina di Hazur e Hazur fino all’una di notte. Mehta dal Kashmir, e Gyan, che cucinava per il langar, erano entrambi nella mia macchina. A un certo punto dissi: “Sache Patshah, dammi il Tuo darshan, il mio cuore soffre”. Non appena ebbi pronunciato queste parole, il grande Lettore del mio cuore, Satguru Hazur, era in piedi nel punto in cui confluiscono i tre fiumi: Ravi, Atak e Chenab. In quel momento Ram Nath disse: “Bibi, se avessi parlato prima del darshan, avremmo visto Hazur prima”. Siamo stati tutti felicissimi di vederlo; era ai margini della foresta. Era mezzogiorno e faceva freddo. Hazur era meraviglioso.
In quel momento si vedevano risplendere la meravigliosa barba sul viso e cinque raggi di luce sulla fronte. Il viso brillava con grande luminosità. Dopo aver avuto il darshan, tutti erano sopraffatti dalla gioia. Mehta mi chiese sottovoce se potesse avere la foto di Hazur, voleva che glielo chiedessi. Hazur ci vide parlare sottovoce e chiese con un sorriso: “Kako, di cosa stai parlando, fratello e sorella, sommessamente e ti stai nascondendo da me. So che non sei mai soddisfatta con le mie foto”. Mehta era un po’timoroso e non riusciva a dire una parola. Esclamai: “Queste persone non sono mai soddisfatte, ma Tu sei un oceano e niente potrebbe diminuire il loro desiderio. Quindi, per favore, lascia che abbiano la tua foto e benedicile”. Hazur disse: “D’accordo Kako, come desideri”. Dissi di nuovo: “Satguru Ji, Mehta aveva paura di te”. Hazur rise e disse: “Va bene, Mehta Ji, scatta la foto. Dov’è il nostro giudice Munshi Rauji (un altro devoto)?” Shadi disse: “È andato nel bosco”.
Nel frattempo tornò il giudice. Gli dissi di lasciare la caraffa (che aveva in mano) e di andare da Hazur: “Ti ha chiamato e ti sta aspettando, vieni subito”. Il giudice arrivò con un sorriso sul volto. Mehta Sahib scattò la foto. Hazur, dal cuore gentile, appagò il suo desiderio. Nella foto, Hazur, il giudice, Shadi, Damodar, Mehta ed io eravamo in piedi; tutti i devoti sedevano felici nell’automobile e stavano avendo il suo darshan.


Storia di Peshawar
Storia 14


Una volta il fratello Nanak Singh e il suo amico, un ingegnere, vennero a ricevere Hazur da un luogo situato a sette chilometri da Peshawar e portarono bellissime ghirlande di fiori. Hazur non le indossava. Hazur li osservò, scese rapidamente dalla macchina e rimase lì in piedi. Cercarono di mettere le ghirlande intorno al suo collo, ma lui le prese dalle loro mani e le mise al loro collo. Fu una scena molto bella e solo il mio cuore sa quanto fossi felice. Hazur pronunciava parole d’amore e rideva. Sembrava che fiori spuntassero dalla sua bocca.
Non appena Hazur ebbe imboccato la strada, la gente suonò musica e cantò bhajan in sua lode. La città era stata decorata con luci elettriche per celebrare la visita. Il nome di quella località era anche Nanak, perché tutti gli edifici in quella zona appartenevano a Nanak Singh. Era il proprietario terriero più ricco. Il cancello della strada era decorato in modo splendido. Hazur raggiunse Peshawar verso le 16:00. Il devoto Nanak Singh spese molti soldi per amore di Hazur. Fu eretto un enorme cancello sul fronte della strada mentre alla fine Nanak Singh costruì una grande casa per la sua residenza. Il soggiorno di Hazur fu predisposto in quella casa. In cima ai tetti degli edifici tutte le donne e gli uomini erano in piedi con cesti pieni di fiori. Avevano steso lenzuoli bianchi sul fondo stradale. Mentre Hazur vi camminava sopra, dalle cime dei tetti degli edifici su entrambi i lati della strada cadevano fiori. Hazur camminava molto lentamente per rendere felice il sangat. Meravigliose nuvole spirituali risplendevano sul suo volto.
Hazur disse a Nanak Singh: “Fratello, perché hai sporcato tutte queste stoffe?” Nanak Singh, inebriato d’amore, rispose: “No, non sono sporche, ma purificate, Data Ji”. Hazur disse: “D’accordo, non preoccuparti, va bene come pensi. Il Maestro ti darà qualunque cosa tu voglia. Sono molto felice con te.”
Nel momento in cui Hazur entrò in casa, non è possibile descrivere le decorazioni interne. Il podio era ornato e il sangat era seduto. Data Ji sedeva sul podio. Non si curava mai del proprio corpo e non era mai stanco. Rendeva sempre felice il sangat e riversava la grazia agli amati. Data Ji tenne il Satsang per due ore. Tutti erano inebriati dalle sue parole amorevoli e Lui li benedisse con la sua gentilezza.
Poi Nanak Singh chiese: “Bibi, dovremmo dare al Maestro qualcosa da bere”. Risposi: “Va bene, fratello, glielo chiederò”. Alla fine del Satsang Hazur entrò nella sua stanza. Dissi: “Hazur, magari sei stanco”. Hazur rispose: “No, Kako, ringrazio il Satguru che per sua grazia mi ha concesso questo servizio ai Santi e al sangat. Questo corpo non ci appartiene; appartiene ai Santi e al sangat. Sono qui solo per servire il sangat. Sono pronto per fare il loro seva per quanto possibile. Kako, questo corpo non rimarrà per sempre, quindi è meglio utilizzarlo al meglio per servire il sangat”. Udendo le parole di Hazur, il sangat iniziò a cantare il bhajan “Dhan dhan Satguru” (che significa “sia lode al Maestro”). Tu sei grande, essendo il creatore dell’universo, eppure ti consideri un servitore del sangat.
Hazur rimase per tre giorni e anche un quarto giorno. Poi tornò a Rawalpindi. Il terzo giorno chiesero l’iniziazione e Hazur la concesse a circa duecentocinquanta persone di quella zona. Il secondo giorno dell’arrivo, un santo di nome Jagir Singh venne a vedere Hazur. Parlarono per circa due ore. Il santo disse ad Hazur: “Vieni nella mia stanza ogni mezzanotte e mi parli per due ore. Ecco perché sono venuto per avere il Tuo darshan fisico”. Gli chiesi: “Sono sempre al servizio di Hazur, quindi parlami di Lui e di cosa sperimenti con Lui”. Mi disse: “Bibi, tu sei pure mia figlia; Hazur di Beas è Dio. Prima di dormire, quando sono solo in camera, chiudo la porta e inizio a ricordare lo spirito santo. Poi Hazur appare nella stanza e parliamo per due ore. Chi ascolta la mia voce fuori dalla porta, mi chiede con chi stia conversando di notte. Rispondo di non parlarne in giro perché Dio si arrabbierebbe con me”.
La mattina dopo Hazur si preparò e disse: “Kako, diamo dei soldi ai figli di Nanak”. “Va bene, Data Ji, è tutta la tua grazia”. Data Ji chiamò i membri della famiglia di Nanak Singh, diede parshad, una foto e cinquanta rupie ai figli con queste parole: “Kako fa il nostro seva”. Hazur non mangiava mai a casa di nessuno e se si fermava, restituiva sempre il doppio delle spese. Poi consigliò alla famiglia e al sangat di fare regolarmente Simran e meditazione. “Figli, non piangete. Sono con voi, non mi separo mai da voi”.
Hazur disse questo a tutti coloro che erano seduti per la sua partenza. Hazur ribadì: “Il Satguru non vive mai separato dagli amati. Il Guru vive dappertutto. Il discepolo è la riva. Non se ne separa mai nemmeno per un attimo, se il discepolo ha virtù nel corpo”. Aggiunse: “Quindi cercate di vedere il Satguru nell’intimo. Le cose esteriori non permangono mai e nessuno è mai riuscito a trattenerle. Il corpo è proprio come un vestito, non rimarrà mai. Un giorno dobbiamo lasciarlo. Dunque suggerisco di fare bhajan e Simran, e continuerò a consigliarlo. Bhajan e Simran sono il sommo valore della vita e sono felicissimo con tutti voi. Avete fatto molto seva per me. Il seva per il sangat è seva per me. Non preoccupatevi”.
Tutti piangevano per amore di Hazur. Mi chiesero di pregarlo di restare un giorno in più. Dopo aver elargito tanto amore e molte benedizioni, Hazur si sedette nell’automobile.


  Chiudi discussione Modifica discussione Elimina discussione Nuova discussione Rispondi alla discussione
 Nuova discussione  Rispondi
 Versione stampabile
Vai a:

Surat Shabd Yoga

 

Torna Su
Snitz Forums

torna alla pagina principale