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Surat Shabd Yoga
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Inserito il - 25 Agosto 2020 :  07:58:56  Visualizza profilo  Modifica messaggio  Rispondi citando  Visualizza l'indirizzo IP dell'utente

La storia di uno yoghi (asceta)
Storia 4

dal libro “Memories of Sawan” di Bibi Lajo

Bibi Lajo servì, cucinò, accompagnò nei viaggi e si prese cura per quarant’anni di Baba Sawan Singh. Dopo la dipartita del grande Maestro, decise di suicidarsi, ma la voce del Guru le impedì di farlo. Allora scelse di scrivere tutte le esperienze e le storie che aveva vissuto con Lui. Ne fu testimone oculare e sono tratte dalla sua esperienza personale. Il grande Maestro la chiamava “Kako” (che significa “figlia”) mentre lei si rivolgeva a Lui con queste parole: “Sache Patshah” (“Vero Imperatore”). In seguito sedette ai piedi di Sant Kirpal Singh Ji.


Uno yoghi era solito meditare sul nome di Dio fra le montagne. Hazur gli apparve e gli suggerì di andare a Beas. Lo yoghi tornò alla coscienza ordinaria. Era rimasto a lungo in meditazione, non riusciva a camminare ed era debolissimo. Ma fece del suo meglio e lentamente camminò fino a Beas; alla fine ci arrivò con grande difficoltà. Giunto alla dera di Beas (l’ashram di Baba Sawan Singh), vide Hazur seduto sul podio mentre teneva il Satsang. Si avvicinò al podio e s’inchinò; con le mani giunte disse: “Mi hai portato qui e ora sono qui. Mostrami il tuo piede destro che ha un gioiello splendente al centro”. Hazur continuò a nascondere il piede. Ma quando Hazur lo portò nella sua stanza, gli mostrò il piede destro. Hazur lo iniziò e disse: “Ora il Satguru ti ha mostrato il modo giusto di meditare e ora sarai in grado di raggiungere Sach Khand (la Vera Casa) molto presto”.


La storia di un ragazzo nella città di Lahore (ora in Pakistan)
Storia 5

Un ragazzo soldato viveva in Birmania (ora Myanmar), un paese sulla costa orientale del subcontinente indiano. La guerra era iniziata e decise di tornare a casa; si sedette in meditazione. Hazur gli apparve durante la meditazione e gli disse che sarebbe riuscito ad arrivare a casa e che avrebbe dovuto acquistare il biglietto. Comprò il biglietto, ma a quei tempi c’era solo una nave che trasportava i passeggeri su questa rotta. Hazur, sotto le spoglie di un uomo normale, non gli permise di salire sulla prima nave. Poi il ragazzo provò sulla nave successiva. Anche in questo caso Hazur, travestito da persona comune, non gli permise di salire a bordo. Quando fu arrivata la terza, riuscì a imbarcarsi e arrivò a casa sano e salvo. In seguito scoprì che le prime due navi erano state affondate. Quando ebbe raccontato la storia al sangat di Beas, tutti furono molto felici. Riferì per intero l’accaduto anche ad Hazur. Hazur mi disse: “Guarda figlia mia, Kako, io non ho fatto niente. È stato fatto tutto dal mio Satguru Baba Jaimal Singh perché questo ragazzo mi ama moltissimo. Pertanto il Maestro si è preso cura di lui per conto mio”.

La storia di Sant Ram Sethi
Storia 6

Nel 1947 scoppiò una guerra tra India e Pakistan (questo era il periodo della spartizione dell’India dopo la propizia campagna di indipendenza dalla Gran Bretagna; era in atto una migrazione di massa di musulmani in Pakistan e di indù, dal Pakistan all’India). Sant Ram Sethi era un ufficiale militare. Sia lui sia la moglie erano meditatori progrediti. Nella città pakistana di Sheikhupura scoppiarono gravi disordini civili tra musulmani e indù. Sua moglie gli suggerì di andare a Beas. Entrambi sedettero in meditazione e Hazur apparve loro per esortarli a lasciare subito la città. Mentre lasciavano la città e raggiungevano i campi di grano vicino a casa, videro che la loro casa era stata data alle fiamme. Notarono anche un edificio di fianco ai campi dove un ufficiale indicò loro di entrare. La casa apparteneva a un uomo musulmano. Videro la luce nella casa e, su consiglio di Hazur, vi entrarono per trascorrere la notte. Per tutta la notte Hazur camminò attorno a casa travestito da guardia di sicurezza. All’alba Hazur consigliò di prendere il secondo autocarro in arrivo e diede loro il darshan. Presero il secondo autocarro e raggiunsero Amritsar sani e salvi. Più tardi venimmo a sapere che i musulmani avevano sparato al primo camion, che trasportava gli indù da Lahore. Giunti a Beas, Krishana, la moglie di Sant Ram Sethi, mi raccontò per intero la storia e li portai da Hazur. A quei tempi la salute di Hazur era cagionevole, perciò gli raccontai solo una parte della storia. Hazur disse: “So ogni cosa, ma devo sacrificare la mia vita e devo salvare il mondo; non preoccuparti, la vittoria andrà agli indù e ai sikh, ma io non la vedrò in questo corpo”. Esclamai: “Sache Patshah, devi vedere tutte queste cose. Perché parli così?” Hazur disse: “Kako! Può succedere solo una delle due cose. O vivrò o regneranno gli indù e i sikh”. Dopo aver detto queste parole, Hazur rimase in silenzio. In seguito Krishana organizzò il bhandara a casa sua e lui vi partecipò.

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