Per essere salubri
Sant Kirpal Singh Ji

Il nostro primo e più importante problema è il cibo visto che condiziona tanto il corpo quanto la mente.

Il giusto tipo di cibo
giustamente guadagnato
giustamente preso


aiuta molto in questa direzione.
Dunque, uno deve guadagnare il pane quotidiano col sudore della fronte, come dice il proverbio, senza dipendere dai guadagni altrui. Dobbiamo impegnarci per i mezzi di sussistenza in qualche lavoro onesto e utile, che sia fisico o mentale, ma libero da ogni scaltrezza, ipocrisia, malanimo e animosità data l’inesorabilità della legge karmica. Ogni azione conduce a una reazione e così se ne susseguono senza fine serie interminabili. Ne deriva il bisogno di un modo di vivere onesto, per quanto sia indigente. Le ricchezze si ammassano con i gemiti dei poveri e degli oppressi, con gli schiavi del lavoro e prosperano con il sangue dei nostri simili. Ebbene, non dobbiamo agognare cibi succulenti e piatti prelibati in quanto sono frutto di un grande sfruttamento, sono contaminati dalle sofferenze indicibili degli umili e a lungo andare ci rendono infelici.
I cibi appartengono a tre categorie:

1. satvik: cibi puri. Latte, burro, formaggio, riso, lenticchie, legumi, cereali, vegetali, frutta e noci.
2. sajsik: cibi energetici. Pepe, spezie, condimenti, cose acide e amare.
3. tamsik: cibi snervanti. Cibi rancidi, uova, carne, pesce, pollo, vino, eccetera.

Tra questi dovremo sempre preferire cibi satvik o puri, fanno molto bene. Ancora di questi dobbiamo prendere un po’ meno del punto di saturazione dell’appetito. Quando gustiamo cibi deliziosi, siamo tentati a mangiare più di quanto sia realmente necessario e il cibo extra, anziché dare maggior salute ed energia, si rivela nocivo. Nell’organismo il cibo non digerito e assimilato propriamente provoca dolori di colica e in alcuni casi anche il colera: uno deve pagare con la vita stessa. «Non sovraccaricate il motore dello stomaco», altrimenti cadete facilmente in preda alla nausea. A volte un eccesso di ciò che è positivo, si dimostra dannoso. La moderazione con il cibo e gli alimenti coadiuva la crescita dei poteri vitali dell’uomo. L’aria fresca è la parte più essenziale nel nutrimento. Uno deve fare lunghi respiri, trattenere un po’ l’aria e poi espirare pienamente per espellere tutte le impurità del corpo. Inoltre, occorre bere molta acqua pura e succhi di frutta per scaricare l’organismo rendendolo pulito. Evitate tutti i tipi di bevande piccanti e bibite analcoliche, liquori e intossicanti, giacché rendono morbosi la mente e l’intelletto. Cereali e frutta dovrebbero formare la nostra normale dieta base.
Il cibo satvik mantiene la testa e il cuore liberi da tutti i tipi di impurità. I cibi proibiti infiammano i desideri carnali.
DOMANDA: L’alcool non è permesso agli iniziati. Si applica anche a quei casi dove i medici ne consigliano la somministrazione per la guarigione?
IL MAESTRO: Una certa percentuale è presente di solito nella maggior parte delle preparazioni mediche per la loro conservazione, e non vi sono restrizioni ad usare tali medicine. Tutte le medicine omeopatiche sono preparate nell’alcool. In entrambi i casi non hanno alcun effetto intossicante. Ma prendere alcool come tale per cosiddette ragioni di salute, anche quando prescritto dai dottori come medicina, è proibito in quanto ogni azione ha una reazione e nessuna dose di alcool può prolungare la vita proprio per niente quando siamo agli sgoccioli. Pensate che l’alcool interrompa il processo e, se no, perché prorogare l’agonia somministrando sostanze deleterie?
Il cibo, come sapete, è fatto per l’uomo e non l’uomo per il cibo. Dobbiamo farne l’uso migliore come tutte le altre cose della vita; chi è schiavo del palato, non può fare nulla di utile. Con una giusta padronanza del palato possiamo controllare tutto il nostro organismo fisico e mentale. Una dieta semplice è più nutriente, salutare e giovevole rispetto a tutte le cosiddette squisitezze che l’arte culinaria moderna procura. Stimolerà sempre sentimenti pacifici e serenità di mente, vi aiuterà a vivere coi vostri mezzi di sussistenza, per quanto limitati siano, senza chiedere l’elemosina a nessuno.
Sheikh Saadi, un grande poeta mistico di Shiraz in Persia, predicò sempre di dividere lo stomaco in quattro parti: due da riempirsi con una quantità limitata di cibi semplici, una di acqua pura, limpida preservando quella rimanente per la Luce di Dio.
I pasti serali leggeri sono essenziali per un aspirante spirituale. Riguardo al sonno, sei ore di riposo sono più che sufficienti per una persona normale e sana.
Quanto più vivrete una vita disciplinata tanto migliore sarà la salute. Il Maestro si occupa di tutti gli aspetti della vita per aiutare la gente. Se osservate una dieta semplice e mangiate solo quel tanto che può essere digerito, sarete salubri. Se mangiate più di quanto possiate digerire, il risultato è che non potete meditare, non potete pensare chiaramente, non potete dedicare tempo, vi sentite pigri. Dunque, vi vengono richiesti vita semplice, dieta semplice e alti pensieri. Mangiate solo quel che è davvero una necessità, non eccedete nell’alimentazione. Un’alimentazione eccessiva vi renderà pigri, indolenti, continuerete sempre a temporeggiare. Direte: «No, lo farò più tardi, riposiamo». Il motivo è che lo stomaco non è a posto.
Il dovere morale della casalinga è di cucinare cibo satvico con un cuore assorto nella dolce rimembranza del Signore. Il cibo cucinato con la mente barricata nell’Amato e con le mani occupate nel lavoro, diventa una manna dal cielo e si dimostra una benedizione per coloro che lo consumano. Il grande Maestro, Hazur Baba Sawan Singh Ji Maharaj, spesso ci dava l’esempio di un contadino indiano con le mani sull’aratro, ma intento a intonare peana affascinanti per la sua innamorata. Tale invero dovrebbe essere la nostra attitudine in queste cose.

da Gli insegnamenti di Kirpal Singh, pagina 185

 

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